Intorno al 400 a.C. comincia a diffondersi la pratica dell’agricoltura, che è basata principalmente sulla coltivazione del riso, e compaiono i primi insediamenti stabili di villaggio. La massima forma di organizzazione sociale è, fino a questo momento, la tribù. I cinesi non fanno fatica a sottomettere il paese, ma è proprio sotto la loro dominazione che le popolazioni tribali si organizzano intorno a un capo comune e sviluppano lentamente un sentimento nazionale. I primi regni giapponesi sorgono intorno all’1 d.C., ma la situazione è talmente instabile che suscitare in numerosi clan una forte volontà di unirsi sotto un uomo divinizzato: l’imperatore. La costituzione di un governo imperiale (IV sec. d.C.) si deve allo sviluppo di questa particolare ideologia, che fa venire in mente l’Egitto faraonico, e che trova un valido sostegno nella dottrina scintoista, che si va sviluppando nello stesso periodo. Questo atto segna l’ingresso dei giapponesi nella storia. La cultura viene importata dalla Cina (scrittura, sistema politico, legale e amministrativo) e dall’India (buddismo).
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